Ingredienti per 4 persone:
- 400 gr. di spaghetti
- 100 gr. di pomodorini freschi
- 300 gr. di cozze
- 200 gr. di seppie
- 300 gr. di polpo
- 1 spicchio d’aglio
- 1 peperoncino
- 1 bicchiere di vino bianco secco
- olio evo
- sale
Preparazione:
Nobile è il racconto delle gesta culinarie del caro amico Antonio, dove l’arte del mare si sposa con la maestria dei sapori. Egli, prudente custode delle regole del buon gusto, innalza l’inizio di questa sublime preparazione con un rituale di purificazione delle cozze: un primo atto che rifugge l’impurità e abbraccia l’eccellenza. Antonio esclude con premura le conchiglie già dischiuse, accarezzando con perizia quelle sigillate, sfregandole con cura per strappare via ogni granello di sabbia e alghe residue. Con mano esperta, un coltello è il fedele alleato nella rimozione della patina esteriore delle valve, ponendo le delicate creature in una culla di acqua fredda addizionata con un tocco di sale marino, per indurla a espellere eventuali impurità.
La prosa di questa magica ricetta prosegue con la danza delle lame, tagliando il polpo e la seppia in piccoli bocconcini, rispettando il rituale della rimozione del becco, delle interiora e degli occhi.
Su vasto arazzo di una padella, l’olio d’oliva vergine extra è riscaldato come un’armoniosa sinfonia, accogliendo in sé l’aglio e il fresco peperoncino, saltellanti nella loro danza dorata. Quando l’aglio inizia a tingere i suoi abiti di oro, il vino bianco secco sfiora la padella, evitando la bruciatura delle sacre essenze. Poi, le cozze, il polpo e la seppia fanno il loro ingresso, danzando tra le fiamme, mescolando con grazia i loro sapori.
Il vino bianco evapora in un soffio di alcol, aprendo le porte ai pomodorini freschi, che in pezzetti vengono accolti nel banchetto aromatico. Un tocco di sale, leggero, come il soffio del vento marino, viene dispensato con saggezza, custode attento dei delicati equilibri gustativi. Lasciate cuocere, sussurra la ricetta, fino a quando la salsa non abbraccia gli ingredienti in un abbraccio denso e avvolgente.
Nel tempio del calderone, un’acqua salata raggiunge l’ebbrezza della bollitura, accogliendo gli spaghetti, cuochi di se stessi fino al giusto punto di masticabilità. Essi, con la loro pasta al dente, trovano rifugio nella padella profumata, sposandosi con il sublime sugo di cozze, polpo e seppia. Un istante, un lampo di fuoco e il connubio è compiuto.
L’apice di questa performance culinaria è l’arrangiamento finale: gli spaghetti caldi, maestri dei sapori, posano la loro regale corona di cozze sulla loro regalità, in un inno alla presentazione impeccabile.
E quale miglior compagno per questa sinfonia di sapori marini se non un vino bianco fresco e fragrante? Il Chardonnay della Puglia o il Nuragus di Cagliari, eleganti viandanti tra le note marine, si offrono come ideali compagni di viaggio, esaltando il palato senza sconvolgere la melodia dei gusti. Il consiglio saggio di Antonio, servire il vino fresco, a temperatura controllata, sussurra il segreto per assaporarne la freschezza e la piacevolezza.
A te, o degno commensale, Antonio affida il piacere del banchetto. Che sia un inno al gusto, un inno all’arte culinaria e alla convivialità.
Bon appétit!
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